ADOLPHE APPIA e GORDON CRAIG esigenza dell'. UNITÀ DELLE
COMPONENTI .... Schizzo di Appia per l'atto II del Tristano e Isotta. [Fazio, pp. 69-
70] ...
ADOLPHE APPIA e GORDON CRAIG
esigenza dell’ UNITÀ DELLE COMPONENTI TEATRALI che fino ad allora erano separate (testo, scena, attore)
ADOLPHE APPIA (1862-1928)
Importante contributo alla DEFINIZIONE E LEGITTIMAZIONE DELLA REGIA MODERNA attraverso la riflessione sul
Wort-Ton-Drama
(parola, musica, azione) di
WAGNER
1882 APPIA assiste al
Parsifal
al TEATRO DI BAYREUTH
WAGNER era riuscito secondo Appia a estrarre dalla MUSICA la MASSIMA ESPRESSIVITÀ
APPIA non era convinto nella messinscena wagneriana dalle SCENE COSTUMI LUCI
che nonostante lo sfarzo restavano convenzionali
1888 intento di Appia RIFORMA DELLA MESSINSCENA a partire dal DRAMMA WAGNERIANO
DRAMMA WAGNERIANO non più come nella tradizione italiana un quadro destinato a mettere in luce il talento vocale degli attori
WAGNER TEATRO come luogo in cui si recita un DRAMMA UNA STORIA IN AZIONI dal CONTENUTO MITICO
WAGNER LA SCENA deve contribuire a creare ILLUSIONE LA VISIONE DELLA REALTÀ RAPPRESENTATA
ESPEDIENTE WAGNERIANO (di grande efficacia) uso frequente dei CAMBI DI SCENA A VISTA per non interrompere la «melodia infinita» la CONTINUITÀ POETICA DELL’OPERA
APPIA incongruenza nella messinscena wagneriana
LA RECITAZIONE REALISTICA DEGLI ATTORI-CANTANTI
Strideva con la potenza suggestiva e il carattere della MUSICA che raccontava una VICENDA MITICA trasportando lo spettatore in un MONDO ALTRO
CONTRASTO tra ESPRESSIONE MUSICALE ed ESPRESSIONE GESTUALE
tra MUSICA e ATTORE
DER RING DES NIBELUNGEN (L'anello del Nibelungo) quattro parti: Prologo: L'oro del Reno (Das Rheingold) (18511854) Prima: 22 settembre 1869 Monaco Primo giorno: La Valchiria (Die Walküre) (18511856) Prima: 26 giugno 1870 Monaco Secondo giorno: Sigfrido (Siegfried) (1851-1871) Prima: 16 agosto 1876 Bayreuth
Terzo giorno: Il crepuscolo degli dei (Götterdämmerung) (1848-1874) Prima: 17 agosto 1876 Bayreuth
H. Bachman, nel ruolo di Wotan, 1896
[Fazio, pp. 66-67]
Il baritono Anton Van Rooy (1870-1932) nel ruolo di Wotan nell’Anello del Nibelungo
Brunilde in una illustrazione di Arthur Rackham, per L’Anello del Nibelungo [L’oro del Reno & La Valchiria] 1912
L'Oro del Reno, Le figlie del Reno e Alberico
http://www.youtube.com/watch?v=QcvdvnSMk1M
http://www.youtube.com/watch?v=sFvQOc4xS2k
APPIA contraddizione degli allestimenti wagneriani CONFLITTO FRA DIMENSIONE METAFISICA espressa dalla musica e il REALISMO della rappresentazione teatrale
PIANO VISIVO PIANO GESTUALE Wagner restava prigioniero del REALISMO ILLUSIONISTA del suo tempo
1889 Appia lavora al TEATRO DI CORTE DI DRESDA BURGTHEATER
OPERA DI VIENNA e sperimenta nuove scenografie
1891-1892 scrive la messinscena dell’
Anello del Nibelungo
realizza i disegni delle scene per
L’oro del Reno La Valchiria Sigfrido Il crepuscolo degli Dei
1895 pubblica a Parigi
La mise en scène du drame wagnerien
1892-1897 scrive
La musica e la messinscena con in appendice uno studio dell’allestimento di Tristano e Isotta (1896)
Distinzione tra
régisseur e
metteur en scène [Fazio, pp. 67-68]
Con lo studio dell’allestimento di
Tristano e Isotta (1896) Appia cerca di superare la contraddizione di fondo dell’opera di Wagner: DISTORSIONE TRA IL VISUALE E IL SONORO
Come dare forma rappresentativa al dramma interiore
che vivono i protagonisti del Tristano e Isotta ?
Riducendo IL MATERIALE FIGURATIVO
e sostituendolo con un USO ESPRESSIVO DELLA LUCE
Schizzo di Appia per l’atto II del Tristano e Isotta
[Fazio, pp. 69-70]
APPIA GLI ELEMENTI DELLA MESSINSCENA (luce, recitazione, movimento degli attori, costumi, ….) DEVONO AGIRE IN MODO UNITARIO condividendo la stessa intenzione di PAROLE e MUSICA
APPIA al posto della PITTURA PROIEZIONI LUMINOSE e SPAZIO SCENICO PRATICABILE
«L’Acteur» (1895) secondo capitolo
La musica e la messinscena GINNASTICA MUSICALE
tecnica intermediaria tra ESPRESSIONE MUSICALE e ESPRESSIONE GESTUALE
1906 APPIA assiste a una lezione di
GINNASTICA RITMICA del viennese ÉMILE-JACQUES DALCROZE (1865-1950)
La
GINNASTICA RITMICA di ÉMILE-JACQUES DALCROZE conferiva all’attore di un dramma musicale una scioltezza anormale indipendente dal temperamento individuale e dalle proporzioni degli esseri umani
1909 APPIA serie di disegni «SPAZI RITMICI» SCENE TRIDIMENSIONALI IDEALI prive di riferimenti a testi drammatici astratte praticabili per favorire le evoluzioni del corpo umano
1921 Terza opera teorica di APPIA
L’opera d’arte vivente
1923 ADOLPHE APPIA
invitato da ARTURO TOSCANINI a mettere in scena al TEATRO ALLA SCALA di Milano