Conferenza su Tolstoj, profeta di non violenza

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In occasione della serata in memoria di Lev Tolstoj, a Roma il 15 dicembre ... ' Resurrezione', 'La morte di Ivan Ilic', la 'Sonata a Kreutzer', tanti racconti uno più ...
Leone Tolstoj, profeta di nonviolenza Pier Cesare Bori e Fabrizio Truini. Mercoledì 15 dicembre 2010: In occasione della serata in memoria di Lev Tolstoj, a Roma il 15 dicembre 2010, nel corso 'La pace in cammino: attualità di maestri, esperienze e metodi‘, organizzato dal Cipax in collaborazione con Adista, Archivio Disarmo, Cdb S.Paolo, Confronti, Lega Diritti dei Popoli, Ore Undici, Pax Christi Roma, Progetto Continenti. Religions for Peaee-Italia, SAE gruppo romano, Servizio Rifugiati e Migranti della Federazione delle Chiese Evangeliche. Introduzione di Fabrizio Truini Buonasera e benvenuti a tutte e a tutti. Sono Fabrizio Truini, responsabile del Punto Pace Pax Christi di Roma e poi socio fondatore del Cipax che, insieme alle altre associazioni, ha preparato questo corso annuale ‘La pace in cammino: attualità di maestri, esperienze e metodi” che noi seguiamo. Questa sera sono veramente contento per due ordini di ragioni. La prima è che dedichiamo questa sera a Leone Tolstoj, questo grande romanziere noto in tutto il mondo, e ne vedremo soprattutto due aspetti: l'aspetto religioso e l'aspetto pacifista. Noi l'abbiamo evocato appunto dal titolo ‘profeta di nonviolenza’. Profeta, ricordando gli antichi profeti: una delle ultime fotografie di Tolstoj con la sua barba ci dà questa immagine tradizionale del grande profeta. In tutto il mondo è noto come grande romanziere: è stato detto credo giustamente che Tolstoj sta alla narrativa come Dante sta alla poesia, come Shakespeare sta alla tragedia e alla commedia. Io fin dal liceo sono stato innamorato della prosa di Tolstoj: ‘Guerra e Pace’, ‘Anna Karenina’, ‘Resurrezione’, ‘La morte di Ivan Ilic’, la ‘Sonata a Kreutzer’, tanti racconti uno più bello dell'altro. Tuttavia non conoscevo l'altra dimensione di Tolstoj, mi sfuggiva. Non solo, ma quando apparve la biografia, bellissima peraltro, di Piero Citati su Tolstoj nell'83 fui rafforzato in questa mia ignoranza. Piero Citati è innamorato di Tolstoj come letterato. Tra l'altro, c'è una sua espressione che mi è sempre rimasta in mente: dice che Tolstoj aveva una grande potenza di scrittura, “una potenza sciamanica”, perché sapeva immedesimarsi nei personaggi - Guerra e Pace ha 570 personaggi - ma anche negli animali, nelle cose, nel cavallo con cui andava spesso a caccia con il cane da caccia e la lepre e le piante e i fiori. Citati la chiama appunto “potenza sciamanica”. Però poi, quasi alla fine del libro, a pagina 269, quando parla