Corso UNAAPI: HACCP

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1. Corso UNAAPI: HACCP a cura di Roberto Barbero. Materiale didattico utilizzato per i moduli formativi organizzati dall'UNAAPI. Ogni riproduzione ed uso è ...
Corso UNAAPI: HACCP a cura di Roberto Barbero

Materiale didattico utilizzato per i moduli formativi organizzati dall’UNAAPI. Ogni riproduzione ed uso è possibile solo se precedentemente concordata con l’UNAAPI.

1

TIPOLOGIA DEL CONTROLLO

CONTROLLO UFFICIALE

AUTORITA’ SANITARIA

CONTROLLORE

PRODUTTORE

CONTROLLATO

SALTUARIO CONTROLLO

FINALITA’

SUL PRODOTTO FINITO

REPRESSIONE

2

TIPOLOGIA DEL CONTROLLO

AUTORITA’ SANITARIA

PRODUTTORE

AUTOCONTROLLO

SUPERVISORE

CONTROLLORE

CONTINUO CONTROLLO

FINALITA’

SULLA LINEA PRODUTTIVA

PREVENZIONE

3

L’autocontrollo

Insiem e delle attività poste in essere dal produttore per prevenire i rischi igienico sanitari

Indipendente dalle dim ensioni aziendali

Da controllato Decreto legislativo 155/97

A controllore

4

Campo di applicazione

Raccolta

Campo di applicazione

N O

Tutte le fasi SI successive alla produzione primaria

mungitura bottinatura

Preparazione trasformazione fabbricazione confezionamento deposito trasporto vendita fornitura somministrazione

5

Filiera alimentare Produzione prim aria

coltivazione

m ungitura

bottinatura

Trasporto laboratorio

Lavorazione

vinificazione

caseificazione

sm ielatura

confezionam ento

ingrosso

dettaglio

trasporto

vendita e/o som m inistrazione 6

D. L.vo 155/97 senso orizzontale

tutti i prodotti alim entari senso verticale

le singole filiere: m iele, latte, ... integra la norm ativa esistente introduce il concetto di autocontrollo per tutte le filiere

7

Il controllo

Sistem i di controllo

Alla fine della lavorazione Analisi di laboratorio

Durante tutte le fasi della lavorazione HACCP

Costi elevati

Costi contenuti

Poca responsabilizzazione

Responsabilizzazione

8

HACCP Analisi dei rischi

Rischiio igienico sanitario

Danno al consum atore derivante dal prodotto alim entare

Biologico

Chim ico

Fisico

Virus, batteri, lieviti...

Pesticidi, detergenti...

Im purità...

botulino?

Prodotti farm aceutici

Corpi estranei

9

Analisi dei rischi Rischio

Possibili cause

vetro carta plastica oli lubrificanti polvere terra intonaco

rottura dei contenitori apertura delle confezioni di vasi apertura delle confezioni di vasi

Contaminazione chimica

detergenti disinfettanti disinfestanti residui

risciacqui inadeguati o non applicati risciacqui inadeguati o non applicati applicazione con tempi e modi non idonei contenitori non idonei trattamenti terapeutici sulle api non corretti

Contaminazione biologica

microrganismi acari e insetti

da ambiente, personale, attrezzature mancato rispetto delle GMP relative ad ambiente e stoccaggio mancato rispetto delle GMP relative ad ambiente e stoccaggio

Contaminazione particellare

animali

dall’ambiente mancato rispetto delle GMP mancata manutenzione dell’ambiente di lavoro

10

HACCP

Controllo dei punti critici

Punto della filiera in cui può verificarsi un rischio igienico sanitario

Il controllo del punto critico previene il rischio igienico sanitario

11

Definizione dei limiti critici

LIMITI CRITICI

Segnano il confine tra

efficacia

inefficacia

La definizione dei limiti critici si basa su: Limiti di legge Prescrizioni, direttive e regolamenti internazionali, comunitari Letteratura scientifica Manuali di corretta prassi igienica Esperienza diretta dell’azienda

12

Definizione delle procedure di controllo osservazioni

sistematiche

misurazioni registrazioni

devono

Individuare ogni superamento dei limiti critici Consentire l’adozione di misure correttive adeguate in caso di perdita del controllo 13

Definizione degli interventi correttivi SUPERAMENTO DEI LIMITI

Impedire la commercializzazione del prodotto Verificare i motivi del superamento dei limiti Porre rimedio alle anomalie produttive Verificare il funzionamento del sistema HACCP

Gli interventi correttivi devono essere definiti per ciascun unro critico •Rilavorazione secondo procedure prestabilite •distruzione •restituzione al fornitore •……… •informazione dell’autorità sanitaria

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AUTOCONTROLLO DEVO RISPONDERE A QUESTE DOMANDE

Cosa può darmi dei problemi? (analisi dei pericoli) Dove, nella mia attività, questi problemi possono concretizzarsi? (analisi dei rischi) Cosa posso fare per prevenire questi inconvenienti? (analisi preventive Se, nonostante questo, si verificassero, come posso ridurne le conseguenze? (anzioni correttive) In caso di contestazione, come posso dimostrare che ho fatto del mio meglio? (documentazione del sistema) Cosa devono sapere i miei dipendenti per far si che il loro lavoro non mi crei dei problemi? (formazione del personale) Come posso essere sicuro che le mie disposizioni siano state capite e vengano seguite correttamente e sistematicamente? (documentazione del sistema) Come posso migliorare ulteriormente la qualità della mia azienda e, quindi, la sicurezza mia e dei miei clienti? (verifica ed aggiornamento del sistema) 15

PRINCIPI HACCP • Responsabilità del produttore • Controllo in linea • Definizione del diagramma di flusso • Definizione dei rischi • Individuazione dei punti critici • Controllo dei punti critici • Registrazione delle operazioni

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Prerequisiti 155/97 Prerequisiti 155/97 Identificazione del responsabile dell'autocontrollo

Personale

Attrezzatura

Strutture

Libretto sanitario

Materiale conform e

Autoizzazione sanitaria

Form azione

Pulizia ord. straor.

Igiene personale

Manutenzione ord. straor.

tem poranea

Perm anente

Pulizia ord. straor.

Manutenzione ord. straor.

Lotta agli anim ali e insetti dannosi

17

Il miele

Zuccheri 80%

Ac. organici 1% Altre sostanze 2%

Acqua 17%

18

INDIVIDUAZIONE DEI PUNTI CRITICI Contaminazione chimica (farmaci, presidi medico chirurgici) Produzione miele Conservazione melari

Contaminazione particellare Filtrazione Decantazione Confezionamento

Contaminazione biologica

Buona prassi igienica della filiera miele Filtrazione Confezionamento 19

Diagramma di flusso P rod u z ion e p rim aria

L ab oratorio d i sm ielatu ra

E s traz ion e

F iltraz ion e e d ecan taz ion e

C on fezion am en to

V en d ita

Le operazioni indicate sono effettuate secondo le indicazioni del “manuale di corretta prassi igienica per la produzione del miele” In grigio sono evidenziati i punti critici

20

Diagramma di flusso Prod u zion e p rim aria

Stoccag g io d ei m elari Deu m id ificazion e p re-sm ielatu ra

F lu id ificazion e

Estrazion e Recu p ero d el m iele d ag li op ercoli

Elim in azion e d elle im p u rità F iltrazion e, d ecan tazion e

Deu m id ificazion e p ost-sm ielatu ra

Con fezion am en to p er lo stoccag g io

Con fezion am en to

Ap p rovig g ion am en to m iele in fu sti

Stoccag g io p rod otto fin ito

Stoccag g io

Riscald am en to

Svu otam en to fu sti

Miscelazion e

O m og en eizzazion e

Pastorizzazion e

Cristallizzazion e g u id ata

Con fezion am en to

Stoccag g io p rod otto fin ito

Le operazioni indicate sono effettuate secondo le indicazioni del “manuale di corretta prassi igienica per la produzione del miele” . I punti critici sono evidenziati in grigio

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Produzione primaria Pericoli e possibili cause C ontam inazione da farm aci presidi m edico chirurgici repellenti

Azioni di controllo U so corretto dei farm aci presidi m edico chirurgici controllo del tem po di sospensione

Lim iti critici O .M . 06/06/85 R eg. C E 2377/90

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Produzione primaria

M onitoraggio P rocedura

Frequenza

A pplicazione dei protocolli di trattam ento

A d ogni trattam ento

Verifiche A nalisi di laboratorio

Azioni correttive R evisione protocollo terapeutico, R itiro del lotto dal com m ercio e/o destinazione per usi non alim entari

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Punto critico: filtrazione e decantazione Pericoli e possibili cause C ontam inazione particellare C attiva m anutenzione di attrezzature e strutture, trasporto im proprio

Azioni di controllo Igiene, corretta m anutenzione, corretto trasporto,corretta procedura di filtrazione e decantazione

Lim iti critici Lim iti di legge:753/82, 283/62

24

Punto critico: filtrazione e decantazione

M onitoraggio P rocedura

Frequenza

A pplicazione dei protocolli di igiene e m anutenzione

P rim a di ogni ciclo di lavorazione

Registrazioni S chede allegate

Verifiche C ontrollo prodotto finito

Azioni correttive R ipetizione dell'operazione R evisione protocollo filtrazione e decantazione

25

Punto critico: confezionamento

Pericoli e possibili cause C ontam inazione corpi estranei dei contenitori: vetro, plastica,...

Azioni di controllo C ontrollo visivo dei contenitori

Lim iti critici Lim iti di legge:753/82, 283/62, 155/97

26

Punto critico: confezionamento

M onitoraggio P rocedura

Frequenza

C ontrollo visivo di contenitori e capsule

P rim a del confezionam ento

Registrazioni S chede allegate

Verifiche E sam e visivo del prodotto confezionato

Azioni correttive R ipetizione dell'operazione (dalla filtrazione) R evisione protocollo confezionam ento V erifica dei fornitori e restituzione dei lotti non conform i

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Punto critico: filtrazione e decantazione Pericoli e possibili cause Contaminazione particella re

Cattiva manutenzione di attrezzature e strutture, trasporto improprio

Azioni di controllo Igiene, corretta manutenzione, corretto trasporto, corretta procedura di filtrazione e decantazione

Lim iti critici

Limiti di le gge: 753/82, 155/97

Moniitoraggio Procedura

Frequenza

Applicazione dei protocolli di igiene e manutenzione

Prima di ogni ciclo di lavorazione

Registrazioni Schede allegate

Verifiche

Controllo prodotto finito

Azioni correttive Ripetizione dell'o perazione Revisione protocollo filtrazione e decantazione

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Punto critico: confezionamento Pericoli e possibili cause Contaminazione corpi estraneii dei contenitori vetro, plastica, scaglie del rivestimento interno

Azioni di controllo

Controllo visivo dei contenitori

Lim iti critici Limiti di le gge: 753/82, 155/97

Moniitoraggio Procedura

Frequenza

Controllo visivo di contenitori e capsule

Prima del confezionamento

Registrazioni Schede alle gate

Verifiche

Esame visivo del prodotto confezionato

Azioni correttive Ripetizione dell'operazione (dalla filtrazione), revisione protocollo di confezionamento, verifica dei fornitori e restituzione dei lo tti non conformi

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Gestione alimenti non conformi

G estione alim enti non conform i Responsabile dell'autocontrollo

G ià in com m ercio

A vvisare autorità sanitaria

Non in com m ercio S e rischio particellare: ripetere filtrazione o decantazione

S e rischio chim ico: uso non alim entare

R itiro dal com m ercio del lotto

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Trattamenti non conformi

Trattamento non conforme Mancato rispetto dei tem pi di sospensione

Mancato rispetto della dose terapeutica

Mancata rim ozione del supporto

Identificazione e registrazione dell'apiario

Identificazione e lavorazione separata del lotto

Analisi del p.a. utilizzato Laboratorio autorizzato e registrazione analisi

Prodotto conform e

Prodotto non conforme

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Rintracciabilità del lotto

Id en tificazion e d el lotto

M elari d a ap iario E tic h etta su p allet

E tic h etta su p ila d i m elari

M atu ratore E tic h etta su m atu ratore

V aso, latta, fu sto E tic h etta su con ten itore

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