Cristiani di Allah - Albania News

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Cristiani di Allah. Autore: Darien Levani. Categoria : Letteratura Albanese. Data : 19 aprile 2008. C'è uno spettacolo che Massimo Carlotto e i suoi stanno ...
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Cristiani di Allah Autore: Darien Levani Categoria : Letteratura Albanese Data : 19 aprile 2008 C'è uno spettacolo che Massimo Carlotto e i suoi stanno portando in giro per l'Italia, e si chiama appunto, Cristiani di Allah. Mi è capitato di vederlo ieri sera e sì, ve lo consiglio. Esce in contemporanea con l'omonimo libro dello stesso Carlotto, più un cd con le musiche di Maurizio Camardi e Mauro Palmas, attraverso brani strumentali e canzoni. La storia è straordinariamente complessa, di cui la scelta di raccontarla usando parole e suoni.

Questa volta, lo scrittore, che abbiamo conosciuto ed amato per i suoi noir, ha scelto di tornare appena un attimo indietro nel tempo, nel 15-simo secolo tra le sponde dell'Adriatico. Ricordate la storia? Gli infedeli sono alle porte dell'Europa e la contaminazione è inevitabile. Sono tanti i cristiani di Allah, e crescono ogni giorno. Per precisare, sono quei nativi cristiani, per di più albanesi, italiani, spagnoli, maltesi, germani e D-o sa cos'altro, che per varie ragioni abbandonano la croce per la mezzaluna. E non sono pochi, diamine, anche se noi oggi ricordiamo solo quelli più famosi che riuscirono a scavalcare le gerarchie ottomane per diventare abili e famosi condottieri. Il pirata e ammiraglio Barbarossa era figlio di un albanese, nonché l'uomo che trasformo i turchi da signori della terra a padroni dei mari. Sinan Capudan pascià che poi sarebbe diventato "gran vizir" era un marinaio genovese, reso memorabile anche da una canzone di De André ( "perché in fondo cosa ha fatto di male ha soltanto vissuto bestemmiando Maometto al posto del Signore". ) E poi ancora l’ammiraglio Ulug Ali, colui che durante la battaglia di Lepanto nel 1571 comandava la flotta ottomana, e nonostante la sconfitta tornò in patria per riformare le forze ottomane. Ovviamente Dey Ulug Alì era solo il suo nome musulmano, in realtà era un ex cristiano di origine calabrese, tale Luca Giovanni Dionigi Galeni (1520-95). Se avete letto attentamente, avete capito che stiamo parlando solo dei più famosi, quelli che in momenti diversi comandavano l'esercito ottomano. Fu solo con la loro ambizione e bravura che riuscirono in posizioni così alte, magari sfruttando quelle possibilità che nell’Europa occidentale moderna erano inconcepibili per un non nobile. Ma sotto di essi si muoveva un intero popoli di rinnegati, a migliaia. Marinai, pirati, giannizzeri, un esercito di disperati via dalla fame e dalle peste europea per il porto di Algeri, quasi un feudo personale di Barbarossa e territorio di pirati. E’ qui che inizia la storia, quando un gruppo di musicisti italiani viene rapito da un vascello pirata e i musicisti venduti come schiavi. La storia è adatta alla colonna sonora di Maurizio Camardi e al suo gruppo, un miscuglio di storia e suoni. Il tutto per dire che se non siamo cosi vicini, diamine, non siamo neanche così lontani come cristiani e musulmani.

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Carlotto porterà il suo spettacolo in tutta l'Italia. Di sotto le date confermate ad oggi. 21/04/2008 - MILANO: ore 21.15 presso il Teatro Out Off - ingresso gratuito con prenotazione telefonica dei posti 22/04/2008 - PADOVA: ore 21.15 presso l'Auditorium Pollini - biglietto unico 10 euro 23/04/2008 - ROMA - in diretta dagli studi di Radio Rai 06/05/2008 - RAVENNA: h. 21.00: Festival Meditaeuropa 06/05/2008 - RAVENNA - Artificierie Almagià 11/05/2008 - TORINO - Fiera del libro -Sala Rossa 11/06/2008 - CADONEGHE 20/06/2008 - BRISIGHELLA (RA) 07/07/2008 - MONFALCONE (GO) 12/07/2008 - MODENA Quando sono uscito dal teatro, pioveva leggermente.

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