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17 giu 2012 ... “È legge eterna dell'amore che le creature nascano l'una per l'altra solo nel primo istante d'amore”. S. Kierkegaard, Diario di un seduttore.
3° MEETING NAZIONALE DELLA GESTALT PSICOSOCIALE ©

“STIAMO INSIEME OGGI?” Stili di vita, benessere e patologia delle relazioni contemporanee

Roma, 16 - 17 giugno 2012 PROGRAMMA SABATO 16 GIUGNO 

Ore 9:00 – Accoglienza



09:30 - Come stiamo insieme oggi: identità e relazione nelle società contemporanee. Intervento: Maria Menditto



09:45 - Tavola rotonda - Stili di vita, benessere e patologia delle relazioni contemporanee, gli strumenti della Gestalt Psicosociale©. Moderatore: Maria Menditto. Interventi di: Paolo Greco, Fabia Bergamo, Daniela Bartoli, Antonia La Porta.



11:15 - Workshop

La coppia flessibile: relazioni poligamiche tra libertà e responsabilità condotto da Daniela Bartoli Lo sviluppo di una relazione creativa e al tempo stesso durevole tra una donna e un uomo implica oggi l'acquisizione, da parte di entrambi, della capacità di affrontare e di gestire le relazioni poligamiche, attuali e potenziali, dell'uno e dell'altra. L'ideale monogamico, imperniato su un'unica relazione vissuta all'interno di un unico matrimonio che dura per tutta la vita, trova sempre meno conferme nella realtà che conosciamo e soprattutto in quella che si profila nel prossimo futuro. Questa realtà è infatti sempre più contrassegnata dall'assenza o dalla trasgressione del vincolo monogamico, con tutte le disillusioni, le sofferenze e le depressioni connesse all'esperienza dell'adulterio e del tradimento. Lo sviluppo di una relazione monogamica soddisfacente, creativa e al tempo stesso durevole tra una sola donna e un solo uomo implica oggi l'acquisizione, da parte entrambi, della capacità di affrontare e di gestire razionalmente ed emotivamente le relazioni poligamiche, attuali e potenziali, dell'uno e dell'altra.

Quando nasce un amore? condotto da Paolo Greco “È legge eterna dell’amore che le creature nascano l’una per l’altra solo nel primo istante d’amore” S. Kierkegaard, Diario di un seduttore “C’è una forza sottile e imperscrutabile che attrae gli esseri l’uno verso l’altro , li avvicina e li avvince, che li consuma e li perde. Una forza che attraversa i singoli ma non appartiene alla coscienza: un impulso che, come accade nelle traiettorie delle particelle, attira e orienta i percorsi dell’uni verso gli altri, unendoli, facendoli interagire e proiettandoli oltre, dopo averli trasformati. Non sappiamo chi sia l’alchimista segreto che muove e combina gli elementi, se non attraverso gli effetti che produce” Aldo Carotenuto, Riti e miti della seduzione.

La coppia e le sue stagioni condotto da Raffaele Appio Chi non ha mai amato una volta nella vita? La domanda sembra stimolare dentro di noi una riflessione ben precisa e ci proietta immediatamente nel vivo del processo, iniziamo a vivere un’esperienza nuova e straordinaria! Possiamo percepire uno spazio che si muove intorno al cuore, sentiamo qualcosa che fluisce nel corpo, la nostra mente viaggia a briglie sciolte, la consapevolezza si modifica rapidamente. Immagino l’amore come un prisma che ruotando lentamente nel tempo amplifica le emozioni. Il processo generato è capace di scuotere tutto il sentire della persona generando un profondo cambiamento dell’esperienza. Non sono più solo, mi avvolgo in un bozzolo di amore e mi sento al sicuro. Chi non ha mai vissuto la fine di un amore? Poi sembra tutto cambiare, diventa solo un vecchio ricordo con tanti frammenti disconnessi che lacerano l’animo. Cambiano le sensazioni, si avverte l’incertezza, la sfiducia, il rancore e la solitudine non tarda a farsi sentire. Che sta succedendo alla nostra vita? Perché ci sentiamo spettatori impotenti della nostra esistenza?

Disegnare le relazioni condotto da Cristian Flaiani La salute della societa' dipende da come affrontiamo la povertà relazionale ed emotiva, oltre che quella economica Da lungo tempo gli studiosi convengono sul fatto che il potenziale umano può realizzarsi solo se è agevolato da una consapevole educazione-alla-relazione o educazione-nella-relazione, ma ora sappiamo molto di più sul come e sul perchè. Il 90% di ciò che conosciamo nell'ambito della neuroscienza è stato scoperto solo negli ultimi 15 anni. La medicina ha fatto più progressi negli ultimi 25 anni che nei due millenni precedenti. Molte di queste recenti scoperte ci forniscono informazioni vitali su come garantire la salute della società offrendo a bambini, adolescenti e adulti la possibilità di godere di rapporti sani. Il workshop costituisce un’esperienza stimolante condotta tra musica, immaginazione ed azione, e vuole:  fornire una serie di risorse attraverso cui i soggetti possano esplorare, comunicare ed imparare qualcosa di più su se stessi e sui loro rapporti con gli altri.  mettere il soggetto in condizione di migliorare la qualità della propria vita migliorando i propri rapporti con gli altri  aiutare i partecipanti ad identificare ad identificare i sentimenti che provano nei confronti della loro vita di relazione intesa nel suo insieme.

Le sensazioni nei preliminari dell’incontro … Come ti vedo come mi vedi…. condotto da Valeria Natali Le persone con cui ci relazioniamo sono indispensabili per capire chi siamo, e sono sostegni e spinte fondamentali nel nostro percorso verso l’autorealizzazione. Ogni incontro è una nuova possibilità di vedere l’altro e farci vedere da lui, stimolando il lui emozioni, pensieri, ricordi, sensazioni. Spesso vorremmo sapere cosa l’altro pensa di noi, ma abbiamo timore di chiederlo, per paura di essere delusi o feriti, ma l’idea che gli altri abbiano un’opinione su di noi comunque ci condiziona. Il workshop è pensato per dare un occasione di aprirsi all’incontro con l’altro con l’obiettivo di vederci per con i suoi occhi, senza il filtro delle nostre paure, incertezze, resistenze. Un’occasione anche per riflettere se l’impressione che diamo agli altri è la stessa che abbiamo di noi, se quello che pensiamo di essere coincide con quello che gli altri vedono



13:30 - Pausa Pranzo



15:30 - Laboratori condotti da allievi e professionisti ex allievi della Scuola

CORPO INDIVIDUALE CORPO COLLETTIVO L’Arte di vivere insieme a cura di Alessandra Gianfranceschi Partendo dai vissuti individuale si vuole creare una tessitura che ci permette di incontrare l’altro attraverso una trama che genera forme inedite dove ognuno può riconoscere pezzi della propria identità relazionale. Un lavoro che mette in figura il sentire corporeo nella relazione con l’altro. Un’esperienza dove la relazione favorisce l’interconnessione al gruppo generando un nucleo dove ognuno si sente accolto e sostenuto.

TI VA DI INCONTRARCI ? a cura di Emanuela Venanzoni Il laboratorio mira, attraverso una piccola parte teorica ed una parte esperienziale di arte terapia, ad avere una consapevolezza maggiore nella comunicazione con l’altro soprattutto emotiva, partendo dal sentire e dall’elaborazione di ciò che sentiamo. L’obbiettivo è quello di incontrare l’Altro, con i sui vissuti ed emozioni, comunicargli ciò che sentiamo con un’attenzione maggiore, parafrasando ciò che dovrebbe avvenire nelle relazioni dove c’è in alcuni casi un blocco comunicativo che può portare ad incomprensioni e malintesi.

PERLS A CHI AVREBBE DATO L’AMICIZIA SU FACEBOOK? La Gestalt e i nuovi luoghi della socializzazione. Il counseling immaginativo come strumento per arrivare al contatto pieno a cura di Luca di Natale L’abitante della nostra società liquido-moderna si trova a dover instaurare nuove relazioni attraverso i social network. Da ciò ne deriva una relazione monca da cui il corpo ne esce mortificato. Esistono ancora i luoghi di relazione di una volta? Cosa è cambiato da ieri a oggi? Come avrebbe usato Facebook Fritz Perls? Ma soprattutto a chi avrebbe richiesto l’amicizia? Pro e contro di questo contatto virtuale/reale. Il Counseling immaginativo come diversa e completa forma di contatto.

L’ESPERIENZA POSITIVA DEL CONFLITTO ALL’INTERNO DELLE RELAZIONI a cura di Carmen Saccà e Giuliana Peluso La visione positiva del conflitto in Gestalt è un aspetto naturale dell’evolversi delle relazioni. Partendo da questa consapevolezza, il conflitto va attraversato e non evitato così da permettere al proprio sé di esprimersi. L’aggressività insita nel conflitto rappresenta lo strumento di ogni individuo per raggiungere l’altro nella piena intenzionalità del contatto. Il conflitto, quindi, reca la possibilità di attraversare le differenze senza che nessuno emerga a scapito di altri, arrivando a una nuova realtà relazionale. Il laboratorio rappresenta una situazione privilegiata attraverso la quale esplorare il proprio modo di vivere il conflitto. Obiettivi: acquisire e maturare nuove competenze connesse alla gestione del conflitto attraverso l’esperienza del proprio sentire. Metodologia di lavoro: coinvolgimento attivo e diretto dei partecipanti attraverso l’utilizzo del gruppo come luogo di esperienza e di apprendimento



17:30 – Tavole Rotonde e laboratori in contemporanea, con interventi di allievi e professionisti ex allievi della scuola

Tavola rotonda (Area Psicoterapia) La dipendenza, il vuoto, l’aggressività, le nuove forme del malessere relazionale. coordina: Roberto Minotti - partecipanti: Paolo Greco, Andrea Antonelli, Valeria Natali Dipendenza vuoto e aggressività sono fattori che stanno caratterizzando questo periodo storico profondamente instabile e in evoluzione. Il fattore dipendenza ci suggerisce il bisogno di stabilita nelle relazioni. Un forte bisogno di radicamento che si scontra con il desiderio di autonomia e crescita. La dipendenza nasce dalla mancanza di una prospettiva futura, generando vissuti ansiogeni, panico, aggressività, subita e agita. La tavola rotonda mette in luce queste contraddizioni ma nello stesso tempo, permette ai futuri professionisti di interloquire e proporre sul piano terapeutico come comprendere il vissuto dei pazienti e come orientarli verso una progettazione futura in ambito relazionale.

Tavola rotonda (Area Counselling) I nuovi spazi per “stare” insieme: da internet, sms, cellulari, incontri “mordi e fuggi” alla ricerca di inedite modalità di relazioni durature. coordina Floriana Cartia Partecipanti: Linda Marchegiano, Miriam Caivano, Maurizio Giusto, Michela Licata, Giulia Bonfadini L’evoluzione avuta dei mezzi di comunicazione in quest’ultimo decennio, sicuramente non ha attenuato il bisogno di relazione, e forse non ha migliorato molto il nostro modo di stare insieme. Potenti strumenti che ci possono far comunicare con un click, si scontrano in modo ineluttabile con vissuti di profonda solitudine e mercificazione delle relazioni. La relazione richiede spazi concreti, tempi adeguati, vissuti che vanno elaborati…. Questi strumenti possono essere usati come facilitatori nella comunicazione, ma ciò che in viene in figura è l’assenza di nuovi spazi concreti per stare insieme. I futuri professionisti in questa tavola rotonda si confronteranno su quali spazi offrire ai nostri interlocutori per favorire l’incontro, la relazione, l’ascolto.

Laboratori condotti da allievi e professionisti ex allievi della Scuola “UN MOMENTO PER ME E TE” a cura di Maria Roberta Congiu ed Elisabetta Gasperini Il workshop che viene proposto è stato ideato come spazio per l’esplorazione di alcune tematiche che, dalla letteratura e dall’esperienza, sono state individuate come le principali nell’ambito di una relazione di coppia. Durante l’incontro i partecipanti esploreranno le tematiche sia come singoli, che come singoli in coppia, che come coppia, per acquisire consapevolezza delle diverse modalità e possibilità di “stare con l’altro”. Le tematiche del workshop: La formazione della coppia - I confini e la negoziazione - La fiducia e il prendersi cura -La comunicazione delle emozioni. Spesso le parole cederanno lo spazio al corpo ed alle emozioni, secondo differenti modalità di espressione. I partecipanti saranno accompagnati ed incoraggiati nell’espressione di sé.

SPAZIO TEMPO E SENTIRE CORPOREO a cura di Maria Carmela Diluca La musicoterapia come strumento di interconnessione relazionale. Dai suoni interni ai suoni della relazione. Percezioni sottili che popolano uno sfondo poliedrico e ricco di vibrazioni. Sono questi che ci permettono di seguire le traiettorie e incontrare intimante l’altro. Il corpo protagonista in un ritmo armonico disegna nuove forme per farsi riconoscere dall’altro.

CORPO INDIVIDUALE CORPO COLLETTIVO L’Arte di vivere insieme a cura di Alessandra Gianfranceschi Partendo dai vissuti individuale si vuole creare una tessitura che ci permette di incontrare l’altro attraverso una trama che genera forme inedite dove ognuno può riconoscere pezzi della propria identità relazionale. Un lavoro che mette in figura il sentire corporeo nella relazione con l’altro. Un’esperienza dove la relazione favorisce l’interconnessione al gruppo generando un nucleo dove ognuno si sente accolto e sostenuto.

DOMENICA 17 GIUGNO 

Ore 09:00 - Tavola rotonda - L’identità professionale alla luce della crisi contemporanea, come affrontare la sfida e “Guardare Oltre” Interventi di Maria Menditto, Paolo Greco Raffaele Appio

Quale identità dobbiamo mettere in figura noi professionisti? Indubbiamente è la fermezza che ci deriva dal “Continuum di consapevolezza”. Passato presente e futuro si intrecciano inesorabilmente, generando nuove forme, e strabiliante figure per vivere il mondo. Tocca a noi professionisti mantenere salda questa attitudine, una visione tridimensionale che mette sullo stesso piano, la storia, il qui ed ora, il contesto per poter guardare oltre e progettare il futuro. Nessuna di queste tre istanze può rimanere fuori, il nostro contributo è indispensabile per evitare fughe irrazionali e pericolose, che disegnano un futuro minaccioso, privo di sogni e senza speranza. Fino a quando potremo continuare a non ascoltare le nuove domande di servizio provenienti dalla società? A quale grado di cecità dovremo giungere prima di cominciare a riconoscere ed analizzare i rapidi e profondi mutamenti sociali? Il nostro ruolo professionale è chiamato ad allargare gli orizzonti professionali per incontrare questi nuovi bisogni.



10:00 - Premiazione Laboratori e Progetti Guardare Oltre©



11:30 - Workshop (Area Psicoterapia ed Area Counselling) ESSERE O AVERE TEMPO? La relazione con il ”fattore tempo” nella società post-moderna condotto da Fabia Bergamo

“Non ho tempo!” Quante volte abbiamo subito o imposto agli altri questa frase? È oramai il mantra che scandisce la nostra quotidianità nella società di oggi, definita la "società della prestazione".Ma in un tempo non parcelizzato, i filosofi dell'antichità insegnavano che "Noi siamo tempo". È quindi possibile in un mondo di corsa riconciliare ed integrare la polarità essere o avere tempo? Cercheremo di scoprirlo insieme regalandoci uno spazio in cui ritrovare la nostra personale relazione fra pausa e azione.

FAMIGLIE POSTMODERNE, AFFETTIVITÀ E LEGAMI condotto da Antonia Laporta

La Gestalt Psicosociale, si pone come metodologia attiva ed efficace negli interventi sull’affettività e sulle relazioni delle famiglie contemporanee ed attraverso il suo impianto teorico-pratico è stato ed è per me un valido strumento di intervento sulle psicopatologie della relazione di cui mi occupo da anni, sia nel contesto pubblico, a scuola, che nel mio studio privato. Lavorare sui sistemi e sulle interconnessioni esistenti in ogni persona fra se stesso, l’altro e la comunità deve essere la nostra priorità di operatori della relazione, così come magistralmente ci ricordava lo scorso anno il nostro grande maestro Erving Polster. Il lavoro sul cambiamento personale e sulle relazioni può consentire il recupero di valori e beni relazionali che contribuiscono a renderne efficace il suo trasferimento nei contesti che ognuno condivide quotidianamente. In particolare, esso può beneficiare le attuali famiglie, minacciate non solo dal massiccio fenomeno delle separazioni, ma soprattutto dalle difficili relazioni affettive dei suoi componenti.

PERCHÉ LE DONNE D’OGGI AMANO ANCORA I MASCALZONI? condotto da Iolanda Gaudiosi La grande evoluzione avuta dalle donne sul piano professionale e sulla propria autoaffermazione lascia ancora oggi sullo sfondo una non evoluzione dei copioni interni sul piano dell’affettività e delle relazioni intime. Donne sicure di se ma con dentro un copione che attira sul piano erotico uomini aggressivi che tendono a sottometterle, creando in esse forti disagi e malessere. Queste donne si ritrovano a vivere relazioni non adeguate rispetto alla loro identità di donne contemporanee. Una frammentazione interna che va armonizzata nel setting terapeutico, al fine di restituire una nuova consapevolezza che favorisce il superamento dei vecchi copioni.

LA RELAZIONE E IL SUO RITMO: COLORI, SENSI, SUONI E... condotto da Giorgia Evangelista

Uno spazio in cui sarà possibile esplorare il proprio ritmo relazionale - attraverso il supporto di strumenti artistico/creativi. La creatività incontra la consapevolezza a servizio di una auto percezione del proprio stile relazionale maggiorata.

PERDERE L’AMORE condotto da Paolo Greco Sul letto mio, la notte lo cercai l’amato del mio cuore lo cercai ma non lo ritrovai (Cantico dei Cantici, 3) Si può perdere l’amore? O perdiamo “solamente” l’esperienza amorosa con un’altra persona. Cosa resta dentro di noi quando una relazione finisce? Quali sentimenti, ci attraversano? E la nostra consapevolezza come muta? La linea del tempo viene alterata e la nostra progettualità viene rivista. Il nostro mondo interno si trasforma e dentro si riattiva la voglia di crederci ancora…



13:00 - Pausa Pranzo



14:30 - Plenaria Mini Lectures e Comunicazioni a cura di: Roberto Minotti: L’inquietudine del cittadino globale - La crisi dei confini Don Giovanni Ferrara: La crisi e la speranza Diana Fantacci, Sara Federici: Stiamo insieme oggi…tra umorismo e benessere Valeria Natali: Mal-Amore Simona Vitello: Ma perché non mi capisci?



16:00 - Chiusura dei lavori

Fondazione Italiana Gestalt - Scuola di Formazione “Società Italiana Gestalt” - www.sigroma.com